La UNI 9432:2008
Per comprendere il buco che affrontiamo oggi, dobbiamo partire dall’edizione 2008 della norma tecnica sulla valutazione del rischio rumore, ovvero la UNI 9432. Questa norma, la cui prima edizione risale al 1989, fu aggiornata nel 2002 e di nuovo nel 2008, per recepire le indicazioni relative all’entrata in vigore del D.Lgs. 81/2008.
Nel mentre, nel resto del mondo, si applicava la ISO 9612 e, solo nel 2011, quest’ultima è stata recepita in Italia con la UNI EN ISO 9612:2011, in recepimento della EN ISO 9612:2009. Nel recepire questa norma, la UNI 9432 venne anch’essa aggiornata in edizione 2011, diventando non più una norma indipendente ma una sorta di addendum alla UNI EN ISO 9612, per tenere conto delle specificità della normativa italiana, tra cui, proprio il calcolo dell’esposizione giornaliera, non prevista nella UNI EN ISO 9612.
La valutazione dell’esposizione settimanale
In continuità con il D.Lgs. 277/91 e con il D.Lgs. 626/94, anche il D.Lgs. 81/2008 ha previsto la possibilità di valutare l’esposizione non solo su base giornaliera ma anche su base settimanale secondo l’articolo 189 comma 2:
2. Laddove a causa delle caratteristiche intrinseche della attività lavorativa l’esposizione giornaliera al rumore varia significativamente, da una giornata di lavoro all’altra, è possibile sostituire, ai fini dell’applicazione dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, il livello di esposizione giornaliera al rumore con il livello di esposizione settimanale a condizione che:
a) il livello di esposizione settimanale al rumore, come dimostrato da un controllo idoneo, non ecceda il valore limite di esposizione di 87 dB(A);
b) siano adottate le adeguate misure per ridurre al minimo i rischi associati a tali attività.
Questa peculiarità “italiana” era stata ben recepita anche nella UNI 9432:2008 anche dal punto di vista dell’incertezza.
Il problema dell’incertezza
Essendo il rumore settimanale una prerogativa italiana, la UNI EN ISO 9612:2011 non fa menzione né di formule per il calcolo del livello di esposizione né, tantomeno, della formula con la quale derivare l’incertezza associata.
Anzi, all’interno della UNI 9432:2011 è riportata, al punto 5.9, questa indicazione:
5.9 Incertezza
I metodi di calcolo dell’incertezza da attribuire ai livelli sonori continui equivalenti, al livello di esposizione giornaliera o settimanale e al livello sonoro di picco sono riportati nei punti 13, 14 e nell’appendice C della UNI EN ISO 9612:2011.
L’appendice C, però, non dà alcuna indicazione sul settimanale.
Orfani di indicazioni da parte delle norme tecniche, abbiamo ripiegato sulle Linee Guida INAIL sulla valutazione del rischio rumore, edizione 2015, che, al punto 2.12.4 riporta questa indicazione:
La norma UNI EN ISO 9612:2011 non contiene indicazioni riguardo al calcolo dell’incertezza in relazione al livello di esposizione settimanale; il calcolo di quest’ultima può effettuarsi utilizzando l’equazione (B.1) della norma UNI 9432:2011, originariamente sviluppata per l’esposizione a lungo termine.
Se pensate che i problemi siano finiti qui, vi sbagliate. La formula in questione, riportata all’appendice B della UNI 9432:2011, era già presente identica nella precedente edizione della norma e riporta, come parametri da considerare, le incertezze giornaliere calcolate in base alle formule definite all’interno della UNI 9432:2008 per il giornaliero. Piccolo problema, anche quelle formule sono state completamente superate dalle formule previste della UNI EN ISO 9612:2011. questo determina che, le incertezze giornaliere, calcolate con UNI EN ISO 9612, non possono essere utilizzate per il calcolo dell’incertezza nell’esposizione settimanale.
E quindi???
A fronte di tutto questo, non ci rimane che approcciare il settimanale in questo modo:
- per ogni giorno, si va a calcolare il livello di esposizione e l’incertezza, sia con il metodo proposto dalla UNI EN ISO 9612:2011, sia con il metodo riportato nell’edizione 2008 della UNI 9432. A livello di valutazione rispetto ai limiti, si terrà conto del valore di esposizione sommando l’incertezza calcolata con il metodo della UNI EN ISO 9612;
- per la determinazione del livello di esposizione settimanale, si andrà a usare i valori di esposizione giornaliera per la determinazione del livello di esposizione settimanale. Per l’incertezza, si calcolerà utilizzando le incertezze giornaliere calcolate come se fosse ancora in vigore la UNI 9432:2008.
Naturalmente, auspichiamo tutti che si proceda ad una armonizzazione anche degli elementi che compongono l’incertezza settimanale.