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Piano Radon Piemonte

La Regione Piemonte ha emanato la Deliberazione 25/11/2022 n. 61-6054 che definisce le aree a maggior rischio per il radon

4 Febbraio 2023
in News
Piano Radon Piemonte
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UNA NUOVA MAPPA

Con la Deliberazione della Giunta Regionale 25 novembre 2022, n. 61-6054, viene pubblicata la nuova mappatura, svolta a cura di ARPA Piemonte, per l’individuazione delle Aree Prioritarie relative all’esposizione del Radon.

 

Il Decreto Legislativo 101/2020, come atto di recepimento della Direttiva Euratom 59/2013, aveva infatti

dato esplicitamente mandato alle Regioni di produrre una classificazione dei rispettivi territori regionali dal punto di vista del rischio di esposizione al radon (art. 11).

ARPA Piemonte, nel 2009 fornisce una prima mappa del radon della Regione Piemonte. A distanza di più di 10 anni, l’affinarsi delle conoscenze sulla misurazione diretta del radon e sulla radio-geolitologia ha reso necessaria una rivisitazione del lavoro svolto nel 2009.

 

AREE PRIORITARIE E AREE DI ATTENZIONE IN PIEMONTE

Il nuovo obiettivo normativo è proprio la costruzione di una nuova mappa in cui vengono individuate e definite le aree prioritarie, ovvero le porzioni di territorio nei quali la stima della percentuale di edifici che superano come media annua i 300 Bq/m3 (Livello di Riferimento LR) è superiore al 15%.

Alle aree prioritarie vengono affiancate le aree di attenzione: si tratta di un elenco aggiuntivo, privo di qualunque effetto giuridico, ma che consente di meglio indirizzare in futuro i nuovi studi e approfondimenti. (Comuni per i quali il valore di P>LR è compreso fra il 10% e il 15%)

 

Le aree prioritarie saranno destinatarie di particolari attenzioni, con un’applicazione più stringente di alcune norme di prevenzione e anche tramite la promozione da parte della Regione, con il supporto di ARPA Piemonte, di politiche di informazione, prevenzione e risanamento.

 

Ai 37 comuni, compresi nell’elenco pubblicato, si dovranno quindi applicare le disposizioni di cui agli articoli 16 e 19 del Lgs. 101/2020, tra cui in particolare:

  • l’obbligatorietà della misura del radon per tutti i luoghi di lavoro che si trovano in locali

semisotterranei e al piano terra;

  • l’attivazione da parte della Regione di campagne di misura ad hoc;
  • la promozione di interventi formativi, informativi e di bonifica delle situazioni critiche al fine di ridurre l’esposizione al radon della popolazione residente.

 

Si ricorda che la mappatura radon non potrà mai sostituire pienamente la conoscenza puntuale che si ottiene mediante l’effettuazione di una misura sperimentale.

 

L’obiettivo primario delle mappe radon prodotte, è piuttosto una indicazione generale sul valore medio che ci si aspetta in un dato Comune e anche una stima della probabilità che il valore in Bq/m3 della concentrazione di attività del radon presente nelle abitazioni superi un determinato valore.

 

UN PO’ DI NUMERI

Il valore di P>300, cioè la percentuale di abitazioni in tutta la Regione Piemonte in cui si supera il livello di riferimento di 300 Bq/m3, è risultato pari allo 0,6 %. Si può quindi valutare che in Piemonte circa 27000 persone siano esposte a concentrazioni superiori ai 300 Bq/m3. La popolazione totale nei comuni individuati come prioritari è invece complessivamente circa 72500, mentre quella esposta ai piani terra a più di 300 Bq/m3 si avvicina a 12000 persone.

In pratica approssimativamente il 45% delle persone esposte in Piemonte a concentrazioni

superiori al Livello di Riferimento abita al piano terra delle zone definite prioritarie,

costituite dal 3% dei Comuni.

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